mercoledì 31 dicembre 2014

❊ ~ **Winter Blessings**❊ ~Avvenire - di luce e di gioia che stiamo costruendo / Future of light and joy - that we are building / Zukunft des Lichts und der Freude - die wir im Begriff sind, zu erbauen

"Come indica il suo nome, il passato è “passato” e l’avvenire non è ancora vostro. Solo il presente vi appartiene: è tra le vostre mani come una materia, come una pasta da modellare. Avete a disposizione un minuto, un’ora, una giornata... Quel minuto, quell’ora, quella giornata vi appartengono: impegnatevi a viverli nella chiarezza. Quando, grazie ai vostri sforzi, avrete liberato lo spazio tra voi e il mondo divino, potrete dire che anche l'avvenire vi appartiene. Quell'avvenire è la gioia, è la luce.
Non lasciatevi influenzare da quelli che predicono solo difficoltà e disgrazie: costoro semplicemente non sanno cos'è veramente l'avvenire né come costruirlo. I mali rappresentano il passato, non l'avvenire. Per presentarsi, l'avvenire, ossia il vostro vero avvenire di figli e figlie di Dio, attende che abbiate finito di trarre lezioni dal passato. Quell'avvenire è in cammino: dal momento che lo state creando, voi cominciate già a viverlo."

martedì 30 dicembre 2014

❊ ~ **Winter Blessings**❊ ~ Anno (Da un) - all'altro / Year - from one to the next

"Un anno ha termine e un altro sta per iniziare... Ma prima di pensare all'anno che verrà, soffermatevi per un momento su quello che se ne va e rivolgetevi ad esso, poiché un anno è un essere vivente e potete dunque parlargli. Al momento di lasciarlo, chiedetegli di ricordarsi di voi. Essendo vivo, l'anno non rimane inattivo: ha registrato non solo le vostre azioni, ma anche i vostri desideri, i vostri sentimenti e i vostri pensieri. L'ultimo giorno, l'anno fa il suo rapporto ai Signori dei destini e vi collega al nuovo anno: sappiatelo salutare prima che se ne vada definitivamente.
Quanto all'anno nuovo, potete iniziare a prepararlo coscientemente fissandovi un obiettivo: una cattiva abitudine da perdere, una qualità da sviluppare, un progetto da realizzare per il bene di tutti. Tramite quel pensiero e quel desiderio, è come se posaste una prima pietra, e allora tutti gli spiriti benevoli della natura vi daranno il loro aiuto affinché possiate realizzare il vostro progetto. Ecco quali devono essere oggi le vostre preoccupazioni: ricevere l'anno nuovo mettendovi sotto la protezione della luce. "

lunedì 29 dicembre 2014

❊ ~ **Winter Blessings**❊ ~ Luce Senza Fine - Aïn Soph Aur, al di là della sefirah Kether

"Nell'Albero sefirotico, al di là della sefirah Kether, i kabbalisti menzionano uno spazio che hanno chiamato Aïn Soph Aur: Luce Senza Fine. Quello spazio è impenetrabile: è l'Assoluto, il Non manifesto di cui non si ha alcuna nozione e di cui Kether – in quanto Dio manifestato – è un'emanazione. La Divinità, così come i kabbalisti la comprendono, è al di là della luce e delle tenebre, al di là dei mondi creati. E per poter esprimere ancora meglio il mistero della Divinità, al di là di Aïn Soph Aur i kabbalisti hanno concepito una regione che hanno chiamato Aïn Soph: Senza Fine; e ancora al di là di Aïn Soph, Aïn: Senza. All'origine dell'universo vi è dunque una negazione. Ma quel “senza” che indica l'assenza, la mancanza, non significa tuttavia la “non esistenza”. Aïn non è il Niente, come taluni hanno immaginato il Nirvana degli induisti. Infatti, è esattamente l'inverso.

domenica 28 dicembre 2014

❊ ~ **Winter Blessings**❊ ~ Sé superiore (Il nostro) - possiede le virtù del sole

Sé superiore (Il nostro) - possiede le virtù del sole
Dare come il sole, amare come il sole... Ecco un ideale che dobbiamo sforzarci di realizzare un giorno. Ogni volta che la condotta degli esseri umani ci suscita impazienza, irritazione o scoraggiamento, abbiamo una soluzione per superarli: volgere il nostro sguardo verso il sole che da lassù continua instancabile e imperturbabile a brillare. Direte: «Ma per il sole è facile rimanere imperturbabile: è così lontano, niente può raggiungerlo». Sì, ma noi pure abbiamo qualcosa in noi stessi che rimane sempre fuori portata, ossia il nostro Sé superiore, poiché il nostro Sé superiore è nel sole.

sabato 27 dicembre 2014

❊ ~ **Christmas & Winter Blessings**❊ ~ Vita spirituale - un cammino verso la vetta

Vita spirituale - un cammino verso la vetta
Ora che vi siete impegnati sul cammino della luce, dovete proseguire instancabilmente il vostro viaggio senza domandarvi quando arriverete alla meta. L'uno dopo l'altro, gli ostacoli cedono davanti a chi non si ferma a metà strada, poiché costui ha messo in moto le potenti leggi della vita. La vita spirituale è come la scalata di un'alta montagna. Lungo quei sentieri ardui, scoscesi, è inevitabile che attraversiate momenti di debolezza e scoraggiamento, e può anche accadere che facciate una caduta, ma non è una buona ragione per fermarvi.

venerdì 26 dicembre 2014

❊ ~ **Christmas & Winter Blessings**❊ ~ Tavola (Alla) - dell'anima e dello spirito

Tavola (Alla) - dell'anima e dello spirito
Perché, dopo un momento di grande intensità spirituale, provate una tale sensazione di pienezza? Eppure, esteriormente non vi è accaduto nulla; niente è cambiato, ma voi vi sentite appagati come se vi foste nutriti, dissetati... Gli ignoranti diranno sicuramente che si tratta di un'illusione. Ma allora, quando soffrono, quando sono infelici senza una causa apparente, quei momenti di angoscia e di depressione... sono un'illusione anche quelli? Eh no, per loro sono una realtà; la sofferenza è una realtà, mentre la gioia spirituale è un'illusione. Che ragionamento!

giovedì 25 dicembre 2014

❊ ~ **Christmas & Winter Blessings**❊ ~ Natale - la nascita del Sé superiore nell'uomo

Natale - la nascita del Sé superiore nell'uomo
Ogni anno, il 25 dicembre a mezzanotte, i cristiani celebrano la nascita di Gesù. È Natale. Non esiste alcuna prova che Gesù sia nato un 25 dicembre o in inverno, e non si è del tutto certi neppure dell'anno... Ma, così come la collocazione della Pasqua, il posto che il Natale occupa sul calendario ci porta a comprendere che questa festa deve essere interpretata simbolicamente. L'inverno è la stagione in cui, nei semi che sono stati interrati, avviene un lungo lavoro di germinazione che culminerà, in primavera, nella nascita di una moltitudine di nuove esistenze.

mercoledì 24 dicembre 2014

❊ ~ **Christmas & Winter Blessings**❊ ~ Festività - loro senso iniziatico / Festivals - their initiatic meaning / Feste - ihr initiatischer Sinn

"Le festività cristiane, per la maggior parte, sono ciò che è sopravvissuto – sotto un'altra forma e con un altro significato – di antiche feste pagane legate alla vita della natura. Al loro approssimarsi si organizzano festeggiamenti: si pensa ai doni che si offriranno e si riceveranno, ai pranzi ai quali si inviteranno parenti e amici, alle decorazioni nella casa e nelle strade, ai nuovi abiti da indossare e anche ai mascheramenti. Una festa è per tutti un'interruzione benefica nella sequenza spesso monotona dei giorni.
In una Scuola iniziatica, però, noi vediamo nelle feste ben altro che semplici occasioni per organizzare banchetti, appendere decorazioni e trascorrere qualche momento piacevole. Ciascuno si sforza di captare nelle regioni sottili quelle correnti di energie che vivificheranno e rigenereranno il suo cuore e la sua anima. Inoltre ognuno sa che in quell'atmosfera di scambi gioiosi, le entità luminose vengono ad attingere alcuni elementi di cui in seguito si serviranno per proseguire il loro lavoro nel mondo. Per aiutarle in questo lavoro, ciascuno affida a quelle entità la propria gioia e tutta la ricchezza spirituale che quella festa gli procura, affinché altri possano beneficiarne. E quella gioia e quella ricchezza gli ritornano amplificate."

martedì 23 dicembre 2014

Ringraziare - poiché tutto quel che ci accade è per il nostro bene / Thanks (giving) - because everything that happens to us is for our good

"Ogni mattina, svegliandovi, fate appello prima di tutto alla gioia e all'amore. Anziché cominciare la giornata pensando ai vari compiti che vi attendono, dite: «Signore Iddio, Ti ringrazio perché sono ancora vivo, perché posso respirare, mangiare, camminare, guardare, ascoltare, pensare, amare, poiché questi sono tesori inestimabili». Poi, alzatevi gioiosamente.
E imparate a ringraziare anche per ogni seccatura della vita, perché questo è il modo migliore per neutralizzarle. Se iniziate a lamentarvi e a ribellarvi, vi sentirete sempre più oppressi. Se invece dite: «O Signore, grazie, c'è sicuramente una ragione se incontro questo ostacolo: devo avere ancora qualcosa da imparare», sentirete che a poco a poco state trasformando le vostre difficoltà in oro e in pietre preziose. Sì, è come se le ricopriste di una polvere d'oro o di cristallo: esse appariranno sotto un'altra luce. Non c'è niente che possa resistere alla gratitudine. Allora, ringraziate il Cielo ogni giorno fino a sentire che tutto ciò che vi accade è per il vostro bene. Ringraziate per ciò che avete e per ciò che non avete, per ciò che vi dà gioia e per ciò che vi fa soffrire. Anche infelici, dovete trovare un motivo per ringraziare. È così che alimenterete in voi la fiamma della vita. "

lunedì 22 dicembre 2014

Silenzio (Il) - essenza della Divinità / Silence - essence of the Divine / Stille - Essenz der Gottheit

"Il saggio al quale porrete la domanda: «Che cos'è Dio?» manterrà il silenzio, poiché a questa domanda si può rispondere unicamente col silenzio. Solo il silenzio, il vero silenzio, riesce a esprimere l'essenza della Divinità. Dire che Dio è amore, saggezza, potenza, giustizia... è vero, ma queste parole non captano nulla del Suo infinito, della Sua eternità, della Sua perfezione. Non si può conoscere Dio parlando di Lui o ascoltando qualcuno che ne parla; Lo si conosce sforzandosi di entrare in se stessi per raggiungere quella regione che è appunto il silenzio.
Il silenzio è la regione più elevata della nostra anima e, nel momento in cui noi raggiungiamo questa regione, entriamo nella luce cosmica. La luce è la quintessenza dell'universo. Tutto ciò che vediamo intorno a noi, e anche ciò che non vediamo, è attraversato dalla luce, è impregnato di luce. Lo scopo del silenzio è appunto la fusione con quella luce viva e potente che permea tutta la creazione. Quando ci fondiamo con quella luce, non ci chiediamo più che cos'è Dio, e ancor meno se Egli esiste."

domenica 21 dicembre 2014

Inverno - sotto l'influsso di Gabriel, arcangelo di Iesod / Winter - under the influence of Gabriel, archangel of Yesod / L’hiver - sous l’influence de Gabriel, archange de Iésod / Winter - unter dem Einfluss von Gabriel, dem Erzengel von Jesod

"Il 21 dicembre ha luogo il solstizio d'inverno. Questo avvenimento è posto sotto l'influsso di Gabriel, l'arcangelo di Iesod, la sefirah della Luna. Gabriel significa “Dio è la mia forza”. Qualche giorno dopo, il 25 dicembre, si celebra il Natale, la nascita del Cristo.
L'arcangelo Gabriel dirige le forze che hanno la proprietà di condensare la materia, ed è per tale ragione che simbolicamente egli presiede alla nascita dei bambini. Cos'è infatti una nascita? Il passaggio dall'invisibile al visibile, dall'immateriale al materiale. Ed è la Luna, principio femminile per eccellenza, che svolge un ruolo essenziale in tutte le forme di incarnazione, sia quelle del piano fisico sia quelle del piano spirituale.
Durante l'inverno, quando le notti sono più lunghe e la vita della natura rallenta, le condizioni sono meno propizie alle manifestazioni esteriori e più favorevoli alla vita interiore: l'uomo è naturalmente portato a entrare in se stesso per preparare la nascita di quel bambino di luce che certe tradizioni hanno simboleggiato con una perla. La perla, che viene dal mare, è, come il mare stesso, in relazione con la luna. Sull'Albero sefirotico, l'ostrica perlifera è Iesod, la regione che nel corpo cosmico rappresenta gli organi genitali. È lì che la perla deve formarsi. Quella perla rappresenta la quintessenza più pura dell'amore. L'ostrica perlifera è il principio femminile che mette al mondo una perla: il bambino divino."

sabato 20 dicembre 2014

Vita attuale - ricordarsene in una prossima incarnazione. Un metodo / Remembering - our current life in a future incarnation / Methode - um sich in einer nächsten Inkarnation an sein heutiges Leben zu erinnern

"«Sono sicuro di essere già venuto sulla terra – mi hanno detto alcuni – e so che ci tornerò. Non ho però alcun ricordo delle mie esistenze precedenti, e vorrei non dimenticare del tutto quella attuale. Esiste un metodo per ricordarsi di certe esperienze fatte e di certe persone incontrate?»... Sì, esistono dei metodi, e per coloro che lo desiderano posso indicarne almeno uno.
Prendete come punto di partenza una montagna, ad esempio, o qualcosa che resisterà all'usura del tempo. Può trattarsi anche di un monumento noto a livello mondiale, poiché anche se un giorno venisse distrutto, ne rimarrebbero delle riproduzioni in qualche libro. Guardate spesso quella montagna o quel monumento e dite a voi stessi: «Quando mi capiterà di vederlo di nuovo in una prossima vita, voglio che certi avvenimenti della mia vita attuale mi tornino alla memoria». Creerete così un legame tra voi e quella montagna o quell'edificio. Imprimerete un cliché che continuerà a lavorare in voi, e quando vi reincarnerete ritornerete con quello stesso cliché. Nel momento in cui avrete sotto gli occhi la montagna o il monumento davanti al quale vi eravate concentrati, quel cliché risveglierà la memoria degli avvenimenti della vostra vita che avevate via via registrato."

venerdì 19 dicembre 2014

Verità e metodi - di un insegnamento spirituale sono validi per l'eternità / Truths - and the methods of a spiritual teaching are valid for all time / Wahrheiten und Methoden - einer geistigen Lehre sind für die Ewigkeit gültig

"Il valore di un insegnamento spirituale sta nel fatto che – quali che siano gli avvenimenti che si verificano nel mondo – i metodi che dà sono validi per l'eternità: come acquisire il dominio di sé, come ricevere la luce, come entrare in armonia con tutte le forze benefiche e vivificanti dell'universo... Tutto questo rimarrà per sempre. Che vi sia la guerra o la pace, che siate poveri o ricchi, che abbiate una famiglia e degli amici oppure siate soli e abbandonati da tutti, i vostri bisogni più profondi rimarranno gli stessi: avrete sempre un corpo fisico, un cuore, un intelletto, un'anima e uno spirito che dovrete nutrire per avvicinarvi sempre più al vostro Padre celeste che vi ha creati a Sua immagine. Allora, cercate di non trascurare nessuna delle verità e nessuno dei metodi che vi vengono dati. "

giovedì 18 dicembre 2014

Entità luminose - il saggio è attento al loro passaggio / Entities of light - the sage is alert to when they are passing by / les Entités lumineuses - le sage est attentif à leur passage / Lichtwesen - der Weise achtet auf ihr Kommen / Las Entidades luminosas - el sabio está atento a su paso

"Le entità luminose si trattengono unicamente accanto agli esseri che vibrano all'unisono con loro; ecco perché, per la maggior parte degli esseri umani, la pace, l'ispirazione e la gioia sono solo attimi estremamente fugaci. Per farli durare, dobbiamo imparare a offrire a quelle entità le condizioni di cui esse hanno bisogno e preparare tutto il nostro essere non solo per riceverle, ma anche per trattenerle.
Da dove provengono la pace, la luce e la gioia che emanano dal saggio? Anche se egli non chiude gli occhi davanti alle manifestazioni del male nel mondo e alle sofferenze che ne derivano, rimane sempre attento al passaggio delle entità luminose e le accoglie, offre loro una dimora in se stesso. Sarebbe cosciente di offendere il Cielo se lasciasse perdere le ricchezze e le benedizioni che Esso riversa ogni giorno. La grande debolezza degli umani non è quella di essere vulnerabili, sensibili al male, ma di continuare a rimuginare tutto ciò che è negativo. "

mercoledì 17 dicembre 2014

Sole dell'amore (Là dove il) - non tramonta mai / Love - seeking the place where its sun never sets / l’Amour - chercher le lieu où son soleil ne se couche jamais / El Amor - buscar el lugar dónde su sol no se pone nunca

"Volete conservare quella sensazione di pienezza che l'amore vi dà? Cercate di non dipendere più dalla presenza fisica di coloro che amate. Che il loro allontanamento sia o meno volontario – e anche se a strapparveli fosse la morte – voi sarete in grado di sfuggire al vuoto creato dalla loro assenza, se vivrete nell'unico mondo veramente reale: il vostro mondo interiore con il quale siete una cosa sola. Non appena uscite dal vostro mondo interiore, fatalmente gli esseri e le cose possono sfuggirvi e voi siete alla mercé degli avvenimenti.
Sapete forse per quanto tempo gli esseri ai quali vi siete attaccati rimarranno accanto a voi? No, e in un modo o nell'altro dovete aspettarvi di essere un giorno fisicamente separati da loro. Perciò, sforzatevi di situare la vostra coscienza nelle regioni elevate dove le circostanze non hanno alcuna presa su di voi, là dove il sole dell'amore non tramonta mai. Lanciatevi nella luce di quell'eterno sole. Fino a quando coloro che amate sono dentro di voi, nessuna forza al mondo potrà portarveli via."

martedì 16 dicembre 2014

Prova (Una) - può dirsi terminata quando possiamo rallegrarcene / Ordeals - are over when we can rejoice in them / Prüfung - ist beendet, wenn wir uns über sie freuen können

"Voi potete accettare una prova, potete comprenderla, ammettere che sia inevitabile, ma allo stesso tempo provare amarezza, tristezza, rimpianto: pensate che sarebbe stato molto meglio non doverla subire! In tal caso dite a voi stessi che quella prova non è ancora terminata.
Quando allora una prova può dirsi terminata? Quando siamo in grado di rallegrarcene. Sì, rallegrarcene! È possibile che in apparenza essa non ci abbia dato nulla, ma che anzi ci abbia fatto perdere molte cose, perfino degli esseri a noi cari. Eppure, dopo quella prova, viene un giorno in cui sentiamo che la nostra luce, il nostro amore e la nostra forza sono aumentati, e che siamo abitati da una pace e una gioia che prima non conoscevamo. Allora, e soltanto allora, possiamo dire che la prova è terminata."

lunedì 15 dicembre 2014

Poesia - è inseparabile dalla vita / Poetry - never separate it from life / Poesie - vom Leben nicht zu trennen / La Poesía - no separarla nunca de la vida

"Perché lasciare la poesia a coloro che la scrivono? Essere poeti significa per prima cosa creare la poesia nella propria vita sforzandosi di introdurre in essa la purezza, la luce, l'amore, la gioia. È questa la poesia che si ha bisogno di sentire e respirare nelle creature, qualcosa che armonizza, che vivifica...
La vera poesia è inseparabile dalla vita. Allora, cercate di diventare ogni giorno più vivi. È così piacevole incontrare delle creature nelle quali si sente che tutto è animato, caloroso, luminoso! Si ama un albero perché dà frutti, si ama una sorgente perché l'acqua zampilla cantando, si amano i fiori per i loro colori e i loro profumi... Allo stesso modo si amano le creature che si aprono per donare qualcosa di chiaro, luminoso, profumato, melodioso. Imparate a coltivare in voi questo stato di zampillio, di irradiamento. Abituatevi a strappare dal vostro cuore alcune particelle vive per inviarle agli altri... e saprete cosa significa vivere nella poesia."

domenica 14 dicembre 2014

Responsabilità - delle quali dobbiamo prendere coscienza / Responsibilities - which we must be aware of / Verantwortungen - derer man sich bewusst werden muss


"In qualunque campo, sia esso politico, sociale, scientifico, religioso o morale, si sente parlare di responsabilità. Presidenti, ministri, generali, direttori, genitori, professori ecc. sanno bene di avere delle responsabilità. Moltissimi esseri umani e avvenimenti dipendono da costoro, dalla loro condotta e dalle loro decisioni. In realtà, però, la nozione di “responsabilità” si estende molto oltre, poiché tutte le creature esistenti sono vincolate tra loro e si influenzano a vicenda. È così che ciascuno esercita un'influenza sugli altri, non solo con le proprie azioni, ma anche con i propri pensieri e sentimenti.
Qualunque cosa facciano, gli esseri umani sono responsabili. Essi però lo ignorano o, pur sapendolo, non ne tengono conto a sufficienza, ed è questa la ragione per cui vi sono tante sofferenze nel mondo. Perciò se volete manifestarvi come esseri utili e benefici, sforzatevi di considerare ogni vostra attività come un'occasione per elevarvi spiritualmente. Anche se vi sembra che ciò che fate non produca alcun effetto, sappiate che in realtà, da qualche parte, non si sa dove, c'è sempre qualcosa di buono che si risveglia e riceve un impulso."

sabato 13 dicembre 2014

Divinità - dobbiamo vederla in ogni essere / Divinity - that we must see in each being / Gottheit - die wir in jedem Wesen sehen sollen

"A un Maestro spirituale non interessa molto sapere come sono gli esseri. Ciò che egli si sforza di vedere, sono le divinità che quegli esseri diverranno un giorno. Ogni volta che li incontra, pensa a quella scintilla divina profondamente nascosta in loro, e che attende il momento in cui essi le daranno finalmente la possibilità di manifestarsi. Ecco la più alta espressione dell'amore: sapersi legare alla scintilla divina presente in ogni creatura, per alimentarla e rafforzarla.
Come sarebbero diverse le relazioni tra gli esseri umani se questi, incontrandosi, potessero pensare che l'uomo o la donna che hanno di fronte è il depositario di una scintilla scaturita dal fuoco divino! Anche in un criminale occorre cercare quella scintilla per cercare di rianimarla. Non sempre questo è possibile, ma si deve almeno tentare. Non sempre si sa perché certi esseri si siano lasciati trascinare su una brutta china, e neppure si sa cosa potrà un giorno risanare e rianimare improvvisamente la scintilla in loro. Ecco perché non va mai dato un giudizio definitivo su nessuno. "

venerdì 12 dicembre 2014

Lacrime - ve ne sono di preziose che è auspicabile conservare / Tears - there are precious ones that we should keep / les Larmes - il y en a de précieuses qu’il est souhaitable de conserver / Tränen - es gibt kostbare, bei denen es wünschenswert ist, sie aufzubewahren

"Le lacrime vengono generalmente associate al dolore, ma in realtà qualunque emozione può provocare lacrime. E poiché le emozioni sono di vario genere, di vario genere sono anche le lacrime. Vi sono lacrime di dispiacere, di collera, di stizza, e vi sono anche lacrime di commozione, di gioia, di meraviglia. A far sì che i nostri occhi si riempiano di lacrime possono essere un paesaggio, un poema, un dipinto o una musica, ma anche certi comportamenti umani quando sono particolarmente belli e nobili. E quanti mistici, descrivendo le proprie esperienze, hanno parlato delle lacrime provocate dall'estasi!
Nella misura in cui liberano da una certa tensione interiore, le lacrime – qualunque origine abbiano – hanno una loro utilità. Ovviamente, però, le lacrime di gioia e di meraviglia sono le più benefiche. Allora non asciugate quelle lacrime col dorso della mano, poiché sono preziose. Il Maestro Peter Deunov consigliava di raccoglierle in un panno pulito e di conservarle con cura, poiché quelle lacrime possiedono una sorta di potere magico. Lasciate che le lacrime di stizza, di dispiacere e di collera si asciughino – non sono che un po' d'acqua salata – ma conservate le lacrime che sono state strappate alle profondità della vostra anima."

giovedì 11 dicembre 2014

Anima umana - minuscola parte dell'Anima universale / Soul (human) - a tiny part of the universal Soul / Menschliche Seele - winziger Teil der Universalseele /

"Per avere nozioni esatte sulla natura e sulle attività di quel principio spirituale che viene chiamato “anima”, per prima cosa è necessario prendere coscienza che essa non è racchiusa nel nostro corpo fisico: l'anima si estende molto al di là di esso e, pur continuando ad animarlo, viaggia per visitare le regioni più lontane dello spazio e le entità che le popolano. L'anima che dimora in ogni essere umano è infatti una parte minuscola dell'Anima universale, e si sente così limitata, così stretta dentro quel corpo, che il suo unico desiderio è quello di dilatarsi nello spazio per fondersi nell'immensità alla quale appartiene. Un altro errore è credere, come si fa generalmente, che l'anima stia tutta intera nell'essere umano. In realtà non è così; solo una piccolissima particella della sua anima dimora in lui; la quasi totalità dell'anima rimane esterna a lui e conduce una vita indipendente nell'oceano cosmico.
La nostra anima dunque supera di molto ciò che di essa possiamo immaginare: la parte dell'Anima universale che è in noi tende senza sosta verso l'immensità, verso l'infinito. "

mercoledì 10 dicembre 2014

Ricchezze - siano esse materiali o spirituali, per conservarle dobbiamo farne beneficiare gli altri / Riches (material and spiritual) - in order to keep them, enable others to benefit from them / les Richesses matérielles et spirituelles - pour les conserver en faire bénéficier les autres / Materielle und spirituelle Reichtümer - um sie zu bewahren, muss man die anderen daran teilhaben lassen / Las Riquezas materiales y espirituales - para conservarlas, hacer que se beneficien los demás

"In apparenza, sulla terra non si vedono che ingiustizie. Gli uni hanno tutto: salute, bellezza, ricchezza, talenti, virtù... e altri pochissimo. In realtà, però, di quel che gli esseri umani hanno ricevuto alla nascita niente è stato dato loro per caso o in modo arbitrario. Essi hanno lavorato nelle altre loro incarnazioni per ottenere tutto ciò che possiedono oggi, e questo si riferisce sia al piano materiale sia ai piani psichico e spirituale: la Giustizia cosmica ha distribuito loro i doni equivalenti agli sforzi che hanno compiuto.
Tutto ciò che possediamo è dunque la conseguenza di numerose vite di sforzi. Ma attenzione, tutto questo non ci è dato definitivamente. Per conservarlo nelle prossime incarnazioni, sta a ciascuno servirsene ragionevolmente e soprattutto farne beneficiare gli altri. Tutti i doni che abbiamo ricevuto alla nascita, dobbiamo farli fruttificare, e il modo migliore per farli fruttificare consiste nell'utilizzarli non solo per noi, ma anche per aiutare gli altri cercando di facilitare la loro evoluzione."

martedì 9 dicembre 2014

Buone condizioni - vegliare a non lasciarsele sfuggire / Good conditions - be careful not to let them pass you by / les Bonnes conditions - veiller à ne pas les laisser passer / Gute Bedingungen - darauf achten, sie nicht vorbeigehen zu lassen / Las Buenas condiciones - estar atentos para no dejarlas pasar

"Quando si trovano immerse all'improvviso in situazioni inestricabili, quante persone prendono coscienza della propria ignoranza, della propria debolezza e impotenza di fronte agli avvenimenti, e dicono a se stesse: «Se avessi saputo!...» Avrebbero potuto sapere, perché a un certo punto erano state date loro le buone condizioni per imparare, esercitarsi e rafforzarsi, ed esse ne erano coscienti; tuttavia hanno trascurato quelle condizioni: abbandonare le vecchie abitudini richiede troppi sforzi, e altre attività, altri progetti le tentavano maggiormente. Ed eccole ora in un vicolo cieco!
Vi domanderete: «E se abbiamo lasciato passare quelle buone condizioni, ora è troppo tardi? Tutto è definitivamente perduto?» No, non è mai troppo tardi, il cammino della vita è lungo, infinito, e vi saranno date altre condizioni favorevoli in questa esistenza o in un'altra. Cercate allora di non lasciarvele sfuggire, perché non dobbiate dire una volta di più: «Se avessi saputo!...»"

lunedì 8 dicembre 2014

Vittorie su se stessi - attribuirle al Signore

La natura inferiore nell'uomo è talmente ostinata e coriacea che ogni vittoria che egli riporta su di essa è una vera prodezza. Tuttavia, anziché vantarsi di quella prodezza, egli deve rimanere modesto. E per rimanere modesto, deve pensare che il merito non è suo ma del Signore, che gli ha dato il potere di dominare i suoi cattivi istinti. Perciò, ogni volta che riportate una vittoria su voi stessi, dite: «Non a me, Signore, ma al Tuo Nome va il merito». Altrimenti rischiate di cadere nelle trappole dell'orgoglio, e si sa in quali vertiginose cadute sono stati trascinati tanti orgogliosi. E quando ricevete dei complimenti per aver agito bene o per aver fatto un buon lavoro, dite ancora: «Non a me, Signore, ma al Tuo Nome va la gloria». Poiché facendo il vostro elogio, può accadere che involontariamente – o talvolta volontariamente! – gli altri vi tendano dei tranelli: rischierete di prendere le loro parole troppo seriamente, vi crederete già arrivati in cima, il che è pericoloso per il vostro sviluppo interiore poiché avete sempre dei progressi da fare. Non è per la nostra gloria, ma per la gloria di Dio che dobbiamo sempre lavorare, poiché in quella impersonalità ci avviciniamo al nostro Sé superiore. La vera gloria dell'essere umano è la gloria di Dio.

domenica 7 dicembre 2014

Parole di verità - alle quali non sfuggiremo mai

Tutte le parole di verità che avete letto o sentito pronunciare riaffioreranno un giorno alla vostra coscienza; anche se le avete trascurate, perché al momento pensavate di avere preoccupazioni più importanti o perché non vi erano gradite, quelle parole si imporranno a voi poiché possiedono una forza: la forza data dalla luce. A vostra insaputa esse si sono incise nel vostro subconscio dove fanno il loro percorso e, prima o poi, quando meno ve lo aspetterete, in occasione di un incontro o di un avvenimento, emergeranno davanti a voi, e non potrete sfuggire loro. Direte: «Ma allora quelle parole di verità non ci lasceranno mai in pace?» Tutto dipende da ciò che intendete per “pace”. Se chiamate “pace” la possibilità di dare libero corso senza discernimento ai vostri pensieri, sentimenti e desideri, non stupitevi se alcune verità che avete sentito presso un saggio, un Iniziato, verranno ad avvertirvi che vi state smarrendo. Quelle verità vi pungeranno anche un po', vi morderanno, vi tireranno i capelli: in questo senso, è vero, non vi lasceranno tranquilli. Ma se le accetterete e prenderete la direzione giusta, non assaporerete altro che la pace e la gioia.

sabato 6 dicembre 2014

Elisir - della vita immortale

Anche quando gli esseri umani hanno smesso di credere agli dèi che nei loro banchetti si nutrivano di nettare e ambrosia, non hanno però mai smesso di interessarsi alla ricerca di un elisir, di una bevanda dell'immortalità, e questo avviene ancora oggi. In realtà quell'elisir è diffuso ovunque, nella terra, nell'acqua, nell'aria e soprattutto nei raggi del sole. È dunque là che possiamo raccoglierlo, imparando a utilizzare con saggezza e amore tutto ciò che il Creatore ha messo a nostra disposizione nella natura. È comprensibile che ciascuno voglia mantenersi in vita e in salute il più a lungo possibile, ma la vocazione dell'essere umano non è quella di rimanere all'infinito sulla terra; prima o poi dovrà lasciare il suo corpo fisico. Si dice che “muore”, ma in realtà continua a vivere: con il suo spirito, egli è vivo. Se aspira all'immortalità, è perché nel profondo ha l'intuizione di essere immortale. È però nel suo spirito che egli è immortale, e non nel suo corpo fisico. La coscienza dell'immortalità, così come la coscienza dell'eternità, è per l'uomo una conquista della vita spirituale. Allora, impari a dare alle proprie attività quotidiane una dimensione più vasta, un significato più elevato, e a poco a poco riuscirà a dissetarsi alle sorgenti della vita eterna.

venerdì 5 dicembre 2014

Valore (Il) - di un essere non lo si misura dai suoi successi / Worth of a person - cannot be measured by their successes / Wert - eines Menschen, wird nicht an seinen Erfolgen gemessen

"Chi prova il bisogno di lavorare per il bene dell'umanità non si domandi se riuscirà o fallirà, poiché tale domanda introduce in lui un'esitazione, un dubbio che lo frena nel suo slancio. Deve lavorare, tutto qui. La storia dei popoli ci insegna che non si può esprimere un giudizio sul valore degli esseri prendendo come solo criterio i loro successi o i loro fallimenti. Quelli che hanno avuto successo non necessariamente sono i più grandi, e quelli che hanno fallito non sono di minore elevatezza. Il loro esempio ha nutrito lo slancio di una moltitudine di altri esseri: sono stati come una semenza, come un lievito; un giorno l'obiettivo verrà raggiunto e ancor meglio di quanto potessero sperare.
Ogni creatura viene sulla terra con una determinata missione e, spesso, coloro che sono incaricati delle più grandi missioni sono destinati a fallire, almeno in apparenza. Essi però hanno preparato il terreno – che è la cosa più difficile – per altri che, beneficiando dei loro sforzi, riusciranno. Perciò, quelli che riportano successi devono pensare con riconoscenza a tutti gli uomini e le donne che prima di loro hanno lavorato affinché quei successi fossero possibili. Quegli uomini e quelle donne hanno fatto dei sacrifici, a volte sono stati anche vittime, ma è possibile che ritornino in un'altra vita per raccogliere il frutto del proprio lavoro."

giovedì 4 dicembre 2014

Riparare ai propri errori - solo questo può liberare chi è colpevole / Amends (making) for one’s mistakes - is the only way for the guilty to be freed / Wiedergutmachung seiner Fehler - nur sie kann den Schuldigen befreien / Reparar sus faltas - el único modo para el culpable de liberarse

"È bene che chi ha agito male riconosca il proprio errore e se ne penta, ma non è sufficiente. Anche se i rimorsi a volte accompagnati dalle lacrime sono una specie di purificazione, per essere perdonati è necessario riparare.
Avete fatto un torto a qualcuno e andate a presentargli le vostre scuse. Se egli le accetta va benissimo, ma vi rimane ancora da riparare ai danni: soltanto allora sarete liberi. Dire a chi avete danneggiato: «Sono dispiaciuto, perdonami...» non è sufficiente, e la legge divina vi perseguirà finché non avrete riparato al male che avete commesso. Direte: «Ma visto che la persona che ho danneggiato mi perdona...» No, non si può risolvere la questione tanto facilmente, poiché una cosa è la persona, altra cosa è la legge. La persona vi ha perdonato, d'accordo, ma la legge però non vi perdona: vi perseguirà fino a che non avrete riparato. Ovviamente chi perdona dà prova di nobiltà e generosità, ma il perdono non risolve la questione: il perdono libera le vittime, coloro che sono stati maltrattati, danneggiati, ma non libera i colpevoli. Per liberarsi, il colpevole deve riparare."

mercoledì 3 dicembre 2014

Gioia - privilegio della nostra natura divina / Joy - privilege of our divine nature / Freude - Privileg unserer göttlichen Natur

"Affinché la gioia non vi abbandoni più, sforzatevi di elevarvi più spesso che potete fino alle regioni dell'anima e dello spirito. Solo l'anima e lo spirito hanno il potere di farvi vivere nello spazio infinito e nell'eternità. A quel punto, anche se foste colpiti da un male, anche se doveste soffrire, provereste ancora gioia.
La sofferenza e la gioia... Direte che non è possibile vivere contemporaneamente due stati d'animo così contraddittori. Sì invece, è possibile. Perché? Perché noi siamo fatti di due nature: una natura puramente umana, che è debole, vulnerabile, e che percepisce sempre in modo doloroso la minima contrarietà, il minimo ostacolo, la minima perdita; e una natura superiore, che nessun male può raggiungere poiché vive in un'eterna luce, un'eterna felicità. Se tutto ciò che vi accade imparerete a osservarlo dal punto di vista della vostra natura superiore, finirete anche per scoprire che la tristezza e il dispiacere sono una specie di limo fertile di cui possono nutrirsi gli alberi e i fiori del vostro giardino interiore per svilupparsi."

martedì 2 dicembre 2014

Silenzio (Il) - riparatore / Silence - recharges our batteries with pure energies

"Resi liberi dai compiti materiali più faticosi grazie all'invenzione di macchine e apparecchi sempre più perfezionati, gli esseri umani dovrebbero avere tutte le condizioni per svilupparsi. E invece li si vede arrabattarsi, esaurirsi, come se si ritenessero in obbligo di adottare lo stesso ritmo delle loro macchine. È necessario per l'economia del paese, o almeno così pare... Allora, mentre l'economia prospera, essi finiscono negli ospedali e nei cimiteri.
Lascino pur funzionare le macchine, ma loro imparino a fermarsi per ricaricarsi di energie pure. Sì, di tanto in tanto, nel corso della giornata, occorre pensare a fare una pausa, smettere di muoversi, di parlare e anche di pensare. Altrimenti, è come lasciare aperti tutti i rubinetti dell'acqua, del gas e dell'elettricità: ben presto non rimane più nulla, tutta l'energia se ne è andata e i serbatoi sono vuoti. L'immobilità e il silenzio servono a riempire i serbatoi. Allora, non appena potete, fermatevi, chiudete gli occhi, fate il silenzio in voi e collegatevi alle sorgenti della vita e della luce. Fisicamente e psichicamente vi sentirete rigenerati e potrete rimettervi facilmente al lavoro."

lunedì 1 dicembre 2014

“Prendere” impoverisce - “dare” arricchisce / Taking - impoverishes, giving enriches / Nehmen macht arm - Geben macht reich /

"Si sentono continuamente persone lamentarsi del fatto che è stato loro sottratto questo, che si deve dar loro quest'altro, che nessuno le ama, che nessuno pensa a loro... E queste persone non solo si sentono povere e sole, ma hanno sempre paura di perdere qualcosa; allora si chiudono senza capire che è proprio quell'atteggiamento di chiusura a isolarle e a impoverirle ancora di più. Dimentichino un po' ciò che a loro manca, si rallegrino di ciò che hanno e imparino a lavorare con quello! Quando si ha la possibilità di abbracciare l'intero universo tramite il pensiero, e di comunicare con tutte le creature luminose che lo popolano, come ci si può sentire poveri e soli? Cos'altro occorre loro per comprendere che sono ricche e appagate, e che hanno anche di che donare agli altri?
Per arricchirsi è necessario aprirsi, donare. Chi prende si impoverisce e chi dà si arricchisce. Perché “dare” significa risvegliare in sé forze sconosciute che sonnecchiavano da qualche parte nelle profondità: quelle forze cominciano a scaturire, a circolare, e ci si sente talmente colmi da rimanerne stupiti. Ci si chiede: «Ma come è possibile? Ho dato, ho dato... e sono più ricco...». Sì, ed è questa la nuova vita!"

domenica 30 novembre 2014

Esercizi spirituali - presupposti per la loro efficacia / Exercises (spiritual) - conditions for their effectiveness / les Exercices spirituels - les conditions de leur efficacité / Spirituelle Übungen - die Bedingungen, damit sie wirksam sind / Los Ejercicios espirituales - las condiciones de su eficacia

"Gli esercizi spirituali di per sé non sono gran che. Diventano veramente efficaci e benefici solo se vengono eseguiti alla luce di un insegnamento che dà delle cognizioni sul mondo invisibile, sui vari esseri che lo abitano, sulle leggi che lo reggono e le forze che circolano in esso. E cosa più importante ancora, un insegnamento spirituale rivela come è costruito l'essere umano, quali sono in lui gli organi e i centri sottili grazie ai quali egli può entrare in relazione con le regioni luminose dello spazio. Ma neppure questo è sufficiente. Chi ha ricevuto questo sapere deve decidersi a cambiare il proprio modo di vivere, a sacrificare attività o abitudini che sono in contraddizione con gli obiettivi della Scienza iniziatica.
Ecco l'essenziale, prendetelo in considerazione. Non limitatevi a una comprensione intellettuale della spiritualità, ma cercate di acquisire la vera comprensione, quella comprensione che pervade l'intero corpo, fino alla più piccola cellula. Allora ogni esercizio assumerà per voi un vero significato, vi illuminerà e vi rafforzerà."

sabato 29 novembre 2014

Natura o il corpo di Dio - comunicare con essa ci vivifica e ci arricchisce / Nature is the body of God - communing with it vivifies and enriches us / la Nature ou le corps de Dieu - communier avec elle nous vivifie et nous enrichit / Natur, der Körper Gottes - mit ihr in Kontakt zu treten, belebt und bereichert uns

"Gli esseri umani modifichino la loro opinione sulla natura, e modificheranno il loro destino! Se pensano che essa è viva e intelligente, che le pietre, le piante, gli animali e le stelle sono vivi e intelligenti, loro stessi diverranno più vivi e più intelligenti. La natura è il corpo del Creatore. Per questo devono non solo mostrarsi attenti e rispettosi nei suoi confronti, ma anche avvicinarla con un sentimento sacro. 
In realtà, qualunque sia il modo in cui gli esseri umani si comportano, per la natura non cambia gran che: tutte le aggressioni che le fanno subire non sono che piccole perdite, piccoli tagli in quell'immenso corpo di cui neppure si conoscono i limiti. Piuttosto saranno gli esseri umani i primi a distruggersi. Quanto alla natura, una volta sbarazzatasi di quegli insensati, essa riprenderà il sopravvento: ha delle risorse, la natura! È quindi per le conseguenze che il loro atteggiamento avrà su loro stessi che gli umani devono mostrarsi rispettosi verso gli animali, le piante e le pietre. La loro coscienza si farà più profonda ed essi si arricchiranno di tutta quella vita che respira e vibra attorno a loro. 
Pensate a tutte le entità che popolano l'universo a partire dalle profondità della terra fino le stelle, e sforzatevi di comunicare ogni giorno con esse. Questa comunione può avvenire solo attraverso l'amore. Se amate la natura la sentirete parlare in voi, vivere in voi, perché voi pure siete parte della natura."

venerdì 28 novembre 2014

«Non ho tempo» - un comodo pretesto per giustificare la pigrizia / ‘I don’t have the time’ - a convenient excuse to justify laziness / »Ich habe keine Zeit« - bequemer Vorwand, um die Faulheit zu rechtfertigen

"Quante persone sostengono di non avere tempo da dedicare agli esercizi spirituali! Al mattino devono recarsi al lavoro, prima di uscire di casa hanno già molte cose da fare, e lo stesso quando rientrano la sera... Ebbene, dato che non hanno almeno qualche minuto ogni giorno per essere nell'armonia e nella luce, ne avranno sicuramente per essere nell'agitazione, nei disordini e nelle tenebre.
Se c'è una cosa che accade di certo nella vita, è sentirsi tristi, deboli e scoraggiati; e quel che è meno certo è essere felici, forti, sereni. Perché? A causa della frase di cui tutti si compiacciono: «Non ho tempo!» Ecco un modo comodo per giustificare la pigrizia e l'inerzia. Non un minuto per raccogliersi, nemmeno un minuto per una preghiera o per un esercizio, al fine di diventare più resistenti, più illuminati... Che destino ci si prepara in questo modo? In realtà, quante volte si sta perdendo il proprio tempo! Si impari un po' a guadagnarne! E se ne guadagnerà appunto quando si capirà che se ogni giorno verranno dedicati alcuni momenti a entrare in contatto con la luce, questo impedirà di commettere errori per rimediare ai quali si impiegherebbe molto tempo. "

giovedì 27 novembre 2014

Aiutare l'umanità intera - un metodo / Helping the whole of humanity - a method / Aider l’humanité entière - une méthode / Hilfe - für die ganze Menschheit, eine Methode / Ayudar a la humanidad entera - un método

"Voi pensate che non sia possibile portare la luce e la pace a tutti gli esseri umani sulla terra: sono talmente numerosi! Certo, se presentate il problema in questo modo, avete ragione. Ma quando si conoscono certi metodi, ciò diventa possibile. 
Provate per esempio a immaginare l'umanità come un unico essere. Sì, immaginate tutta l'umanità come un essere che è lì accanto a voi, e voi gli tenete la mano dandogli molto amore... Le piccole particelle che si sprigionano allora dalla vostra anima, se ne vanno in tutte le direzioni dello spazio per disseminarsi su tutti gli esseri umani, ispirando loro pensieri e sentimenti più generosi, più fraterni. Ciò che fate per quell'essere da voi immaginato, va così a raggiungere gli uomini e le donne su tutta la terra. Se fossimo centinaia, migliaia, a fare questo esercizio, un soffio nuovo, un soffio divino, passerebbe attraverso tutte le creature e un giorno anch'esse si sentirebbero sostenute da un ideale di luce e di pace."

mercoledì 26 novembre 2014

Stanchezza - la si supera con l'amore / Tiredness - overcome by love / Müdigkeit - die durch die Liebe überwunden wird

"La sensazione di stanchezza è sicuramente una realtà oggettiva, ma dipende anche molto dallo stato interiore. A qualcuno che un giorno mi chiedeva come diventare instancabile, ho risposto: «Voglio rivelarle il segreto, ma lei saprà utilizzarlo? Il segreto sta nell'avere amore per tutto ciò che si fa, perché è l'amore che risveglia e alimenta le forze nell'uomo». Lavorate per ore con amore e non sentirete la stanchezza; ma lavorate anche solo pochi minuti nella scontentezza e nella ribellione: qualcosa in voi si bloccherà e vi sentirete rapidamente esausti.
Ogni volta che dovete intraprendere un’attività o adempiere a un dovere, sforzatevi di farlo con amore, oppure non fatelo! Ciò che fate senza amore vi logora, e dunque non stupitevi poi se non avete più slanci. Quando lavorate senza amore è come se introduceste in voi un veleno. Direte che ci sono compiti che vi ripugnano o vi annoiano (al solo pensiero vi sentite già stanchi!), ma ai quali vi è impossibile sfuggire. A quel punto cercate di trovare almeno una ragione per assolverli con amore, ed essi vi appariranno più sopportabili. E lo constaterete: sarete meno stanchi, l'amore trionferà sulla vostra stanchezza."

martedì 25 novembre 2014

Vendetta - del saggio / Rache - eines Weisen

"Cosa deve fare chi è stato leso, umiliato e calpestato dai suoi nemici? Se è saggio rinuncerà a vendicarsi. Dirà a se stesso: «Credono di avermi annientato? Ebbene, gliela farò vedere io!» E inizia un lavoro gigantesco su di sé, si lega alle entità luminose del mondo invisibile, si istruisce, si esercita, fino al giorno in cui finalmente possiede la vera luce, i veri poteri. E se a quel punto capita che i suoi nemici lo incontrino, che stupore per loro! Dinanzi alla luce di quell'essere, che invece di vendicarsi ha lavorato su se stesso, qualcosa di inesprimibile avviene nella loro mente. Può anche accadere che essi si sentano tanto piccoli e brutti!
Ecco allora la vittoria, ecco il trionfo per il saggio: senza combattere i suoi nemici, lasciandoli anzi tranquilli, ha avuto il sopravvento. Non è forse la soluzione migliore?... Certo, è necessario aver già acquisito molta luce, molta pazienza e molto amore per decidere di praticare questo metodo, e soprattutto per riuscire ad attenervisi senza batter ciglio, ma non ne esistono di più efficaci. "

lunedì 24 novembre 2014

Mondo divino - entriamo in comunicazione con esso cercando di raggiungere una vetta in noi / Divine world - we communicate with it by seeking to reach a summit within ourselves / le Monde divin - nous entrons en communication avec lui en cherchant à atteindre un sommet en nous / Göttliche Welt - wir treten mit ihr in Verbindung, indem wir versuchen, einen inneren Gipfel zu erreichen

"È cercando di elevarvi fino alla sommità del vostro essere interiore che entrerete veramente in comunicazione con il mondo divino. Quando sentite di avere finalmente raggiunto una regione situata al di là della polvere e delle nuvole, ossia al di là del piano astrale e del piano mentale inferiori, rimanete là fermamente il più a lungo possibile. Poi, dato che è difficile far durare questo sforzo di concentrazione più di qualche minuto, allentate un po' la tensione e lasciatevi trasportare dalla luce come se galleggiaste su un mare calmo. Voi non pensate più, non sentite quasi più, ma la vostra anima che è lì, vivente e vibrante, si impregna degli elementi più sottili delle regioni della luce. 
Ripetete questo esercizio più spesso che potete. Constaterete che quando dovrete riprendere le vostre abituali occupazioni in famiglia e nella società, gli elementi spirituali che avrete captato introdurranno in voi l'armonia; il vostro desiderio di lavorare, di aiutare gli altri e di vivere in armonia con loro aumenterà. È una sensazione che non inganna: essa vi conferma che continuate a essere in comunicazione con il mondo divino."

domenica 23 novembre 2014

Condizioni nuove - ci portano a sviluppare nuove qualità / Conditions (new) - lead us to develop new qualities / Neue Bedingungen - führen dazu, dass wir neue Eigenschaften entwickeln

"Quando siete sicuri di lavorare per una causa giusta e nobile, niente vi deve distogliere da essa. E soprattutto, non preoccupatevi dell'atteggiamento degli altri nei vostri confronti, poiché rischiate di essere fermati nel vostro slancio. Dato che la costanza non è una caratteristica degli esseri umani, alcuni, dopo avervi approvato e seguito, inizieranno a criticarvi, ad allontanarsi da voi, e non saprete nemmeno perché. 
È così. Vi sono nell'esistenza alcuni periodi di successo nei quali si è riconosciuti e apprezzati, e poi sopraggiungono altri periodi in cui si è ignorati e messi da parte. Se non siete abitati dall'idea del lavoro disinteressato, rischiate di cadere nell'amarezza e nella rivolta.

sabato 22 novembre 2014

Autorità (La vera) - la si ottiene solo con la bontà e la pazienza / Authority (true) - is obtained only through kindness and patience / Wahre Autorität - erlangt man durch Güte und Geduld

"Quali che siano le vostre qualità e le vostre competenze, non cercate di imporvi agli altri. Perché? Perché suscitereste in loro il desiderio di sfidarvi. All'inizio, forse, gli altri saranno ammirati e vi rispetteranno, vi temeranno perfino... Ma mentre crederete di avere affermato la vostra autorità, loro, in segreto, faranno tutto quel che possono per armarsi contro di voi. E sarete stati voi a provocarli. Chi ostenta il suo potere risveglia negli altri l'istinto di aggressività. Non si contano tutti i mezzi che le persone sono capaci di mettere in atto quando un superiore – o un sedicente tale – le ha umiliate con un atteggiamento sprezzante, un tono brusco e parole taglienti. 

venerdì 21 novembre 2014

Sofferenza - la superiamo identificandoci con lo spirito in noi / Suffering - overcoming it by identifying with our spirit / la Souffrance - nous la surmontons en nous identifiant à l’esprit en nous / Leiden - überwinden wir dadurch, dass wir uns mit dem Geist in uns identifizieren

"Quando soffrite, cercate di prendere coscienza che solo una parte di voi è colpita da quella sofferenza. Un'altra parte rimane inaccessibile ad essa: è il vostro spirito. Il vostro spirito è libero, non è sottomesso a nessuna costrizione. Dalle regioni sublimi in cui si trova, esso vi guarda, vi consiglia. E a volte vi dice anche: «Soffri? Ebbene, rallegrati, perché se sei intelligente, grazie a questa sofferenza guadagnerai ancora qualcosa in lucidità e comprensione, e ti rafforzerai». 
Chi è infelice ha la tendenza a identificarsi con il suo male, si lascia invadere da esso, e questo è pericoloso per lui. Egli deve, al contrario, essere immediatamente all'erta e dire a se stesso: «È adesso che c'è un lavoro da fare. Io soffro, certo, ma è solo una parte di me a soffrire».
Faccia appello all'altra entità – il suo spirito – che vive nell’immensità, nell’eternità, e che è comunque lui. Dal fondo di quel pantano in cui egli ha la sensazione di sprofondare, sentirà emergere la luce e la forza."

giovedì 20 novembre 2014

Tempo perduto - in qualche modo può essere recuperato / Time (lost) - can be made up for somehow / Verlorene Zeit - kann in gewisser Weise eingeholt werden


"All'avvicinarsi della vecchiaia si è naturalmente portati a guardarsi indietro, ed è allora che per molte persone inizia il periodo dei rimpianti. Sentono di aver trascorso troppo tempo nelle futilità, ma pensano che anche se cercano di prendere un'altra direzione dando più spazio alla vita interiore, è troppo tardi: non recupereranno mai il tempo perduto. Ovviamente, quando la vecchiaia è arrivata, è un po' tardi per cambiare completamente vita, ma non è troppo tardi, non è mai troppo tardi per cominciare qualcosa di costruttivo. Per quelle persone sarebbe peggio trascorrere nei rimpianti il tempo che rimane loro da vivere.

mercoledì 19 novembre 2014

Pietre preziose - ispirarsi alla loro trasparenza

Qualche volta meditate sulla bella immagine della trasparenza... Capirete che affinché la vita, la luce e le correnti celesti siano in grado di passare, occorre aprire loro la via, occorre cioè diventare trasparenti. In natura tutto sottolinea questa legge. Perché le pietre preziose sono così stimate? Perché sono colorate, certo, ma soprattutto perché sono trasparenti: lasciano passare la luce... Come è riuscita la natura a lavorare così stupendamente su certi minerali, a purificarli e ad affinarli per farne le meraviglie che noi oggi ammiriamo: cristalli, diamanti, zaffiri, smeraldi, topazi, rubini...? E se la natura ci è riuscita, perché l'essere umano non dovrebbe riuscire a fare il medesimo lavoro in se stesso? Ogni pratica spirituale deve tendere verso questo obiettivo. Quando saremo riusciti a purificare tutto nel nostro cuore e nella nostra anima, fino a diventare limpidi e trasparenti, il Signore, che apprezza molto le pietre preziose ci metterà sulla Sua corona. È un'immagine, certo, ma corrisponde a qualcosa di molto reale.

martedì 18 novembre 2014

Reincarnazione - un'applicazione della legge di causa ed effetto / Reincarnation - an application of the law of cause and effect / la Réincarnation - une application de la loi de causes et de conséquences / Reinkarnation - eine Anwendung des Gesetzes von Ursache und Wirkung

"L'universo è retto dalla legge di causa ed effetto. Ogni azione, ogni avvenimento è una causa che comporta determinate conseguenze, e ogni azione, ogni avvenimento è a sua volta la conseguenza di una causa. Cause e conseguenze sono dunque indissolubilmente legate, ma la durata di una vita umana è troppo limitata perché si possa osservare questo vasto gioco di concatenamenti. Così come oggi constatiamo dei fatti che sono le conseguenze di cause molto antecedenti alla nostra attuale esistenza, e che quindi non conosciamo, allo stesso modo non possiamo prevedere le conseguenze che deriveranno da certi fatti che si stanno verificando ora. Attualmente ci troviamo quindi di fronte a situazioni alcune delle quali sono cause, mentre altre sono conseguenze: è per questo che ci sono tanti avvenimenti il cui significato ci sfugge. 
Quanto alla reincarnazione, essa in realtà non è che un particolare aspetto della legge di causa ed effetto. Dato che la vita degli esseri non finisce nel momento in cui essi lasciano la terra, non solo le conseguenze delle loro azioni li seguono nell'aldilà, ma inoltre nel momento in cui essi tornano a incarnarsi, quelle conseguenze rimangono vive e operanti. Non si può dunque decretare che qualcuno non meriti le buone condizioni di cui beneficia in questa esistenza, o qualcun altro le ingiustizie di cui è vittima, poiché non si sa nulla delle loro incarnazioni precedenti. Finché non si ammetterà la reincarnazione, non si comprenderà niente della giustizia divina."

lunedì 17 novembre 2014

Rinuncia - privarsi per arricchirsi / Renunciation - denying oneself so as to become richer / le Renoncement - se priver pour s’enrichir / Verzicht - sich etwas vorenthalten, um sich zu bereichern


"Le parole “rinuncia” e “sacrificio” sono certamente fra quelle che meno piacciono agli esseri umani, poiché essi le comprendono come sinonimi di privazione e dicono a se stessi che se si privano, moriranno. Ed è vero che moriranno: se non hanno compreso che la rinuncia serve unicamente ad accedere a regioni più elevate per ottenere qualcosa di meglio, moriranno.
Nella pratica spirituale, “rinunciare” significa trasporre un bisogno, una tendenza, un piacere, su un piano superiore. Si continua a nutrirsi, ad amare, a svolgere diverse attività, ma con elementi più puri, in vista di un obiettivo più disinteressato. La rinuncia non è quindi sinonimo di morte, ma al contrario sinonimo di vita. Chi non lo ha compreso ristagna, ed è appunto quella stagnazione a trascinarlo verso la morte. Chi invece accetta certe privazioni, trasforma un'energia bruta in un'energia più sottile, e non solo non muore, ma si arricchisce. "