sabato 6 dicembre 2014

Elisir - della vita immortale

Anche quando gli esseri umani hanno smesso di credere agli dèi che nei loro banchetti si nutrivano di nettare e ambrosia, non hanno però mai smesso di interessarsi alla ricerca di un elisir, di una bevanda dell'immortalità, e questo avviene ancora oggi. In realtà quell'elisir è diffuso ovunque, nella terra, nell'acqua, nell'aria e soprattutto nei raggi del sole. È dunque là che possiamo raccoglierlo, imparando a utilizzare con saggezza e amore tutto ciò che il Creatore ha messo a nostra disposizione nella natura. È comprensibile che ciascuno voglia mantenersi in vita e in salute il più a lungo possibile, ma la vocazione dell'essere umano non è quella di rimanere all'infinito sulla terra; prima o poi dovrà lasciare il suo corpo fisico. Si dice che “muore”, ma in realtà continua a vivere: con il suo spirito, egli è vivo. Se aspira all'immortalità, è perché nel profondo ha l'intuizione di essere immortale. È però nel suo spirito che egli è immortale, e non nel suo corpo fisico. La coscienza dell'immortalità, così come la coscienza dell'eternità, è per l'uomo una conquista della vita spirituale. Allora, impari a dare alle proprie attività quotidiane una dimensione più vasta, un significato più elevato, e a poco a poco riuscirà a dissetarsi alle sorgenti della vita eterna.

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