"Le festività cristiane, per la maggior parte, sono ciò che è sopravvissuto – sotto un'altra forma e con un altro significato – di antiche feste pagane legate alla vita della natura. Al loro approssimarsi si organizzano festeggiamenti: si pensa ai doni che si offriranno e si riceveranno, ai pranzi ai quali si inviteranno parenti e amici, alle decorazioni nella casa e nelle strade, ai nuovi abiti da indossare e anche ai mascheramenti. Una festa è per tutti un'interruzione benefica nella sequenza spesso monotona dei giorni.
In una Scuola iniziatica, però, noi vediamo nelle feste ben altro che semplici occasioni per organizzare banchetti, appendere decorazioni e trascorrere qualche momento piacevole. Ciascuno si sforza di captare nelle regioni sottili quelle correnti di energie che vivificheranno e rigenereranno il suo cuore e la sua anima. Inoltre ognuno sa che in quell'atmosfera di scambi gioiosi, le entità luminose vengono ad attingere alcuni elementi di cui in seguito si serviranno per proseguire il loro lavoro nel mondo. Per aiutarle in questo lavoro, ciascuno affida a quelle entità la propria gioia e tutta la ricchezza spirituale che quella festa gli procura, affinché altri possano beneficiarne. E quella gioia e quella ricchezza gli ritornano amplificate."
"Ogni mattina, svegliandovi, fate appello prima di tutto alla gioia e all'amore. Anziché cominciare la giornata pensando ai vari compiti che vi attendono, dite: «Signore Iddio, Ti ringrazio perché sono ancora vivo, perché posso respirare, mangiare, camminare, guardare, ascoltare, pensare, amare, poiché questi sono tesori inestimabili». Poi, alzatevi gioiosamente.
E imparate a ringraziare anche per ogni seccatura della vita, perché questo è il modo migliore per neutralizzarle. Se iniziate a lamentarvi e a ribellarvi, vi sentirete sempre più oppressi. Se invece dite: «O Signore, grazie, c'è sicuramente una ragione se incontro questo ostacolo: devo avere ancora qualcosa da imparare», sentirete che a poco a poco state trasformando le vostre difficoltà in oro e in pietre preziose. Sì, è come se le ricopriste di una polvere d'oro o di cristallo: esse appariranno sotto un'altra luce. Non c'è niente che possa resistere alla gratitudine. Allora, ringraziate il Cielo ogni giorno fino a sentire che tutto ciò che vi accade è per il vostro bene. Ringraziate per ciò che avete e per ciò che non avete, per ciò che vi dà gioia e per ciò che vi fa soffrire. Anche infelici, dovete trovare un motivo per ringraziare. È così che alimenterete in voi la fiamma della vita. "
"Il saggio al quale porrete la domanda: «Che cos'è Dio?» manterrà il silenzio, poiché a questa domanda si può rispondere unicamente col silenzio. Solo il silenzio, il vero silenzio, riesce a esprimere l'essenza della Divinità. Dire che Dio è amore, saggezza, potenza, giustizia... è vero, ma queste parole non captano nulla del Suo infinito, della Sua eternità, della Sua perfezione. Non si può conoscere Dio parlando di Lui o ascoltando qualcuno che ne parla; Lo si conosce sforzandosi di entrare in se stessi per raggiungere quella regione che è appunto il silenzio.
Il silenzio è la regione più elevata della nostra anima e, nel momento in cui noi raggiungiamo questa regione, entriamo nella luce cosmica. La luce è la quintessenza dell'universo. Tutto ciò che vediamo intorno a noi, e anche ciò che non vediamo, è attraversato dalla luce, è impregnato di luce. Lo scopo del silenzio è appunto la fusione con quella luce viva e potente che permea tutta la creazione. Quando ci fondiamo con quella luce, non ci chiediamo più che cos'è Dio, e ancor meno se Egli esiste."
"Il 21 dicembre ha luogo il solstizio d'inverno. Questo avvenimento è posto sotto l'influsso di Gabriel, l'arcangelo di Iesod, la sefirah della Luna. Gabriel significa “Dio è la mia forza”. Qualche giorno dopo, il 25 dicembre, si celebra il Natale, la nascita del Cristo.
L'arcangelo Gabriel dirige le forze che hanno la proprietà di condensare la materia, ed è per tale ragione che simbolicamente egli presiede alla nascita dei bambini. Cos'è infatti una nascita? Il passaggio dall'invisibile al visibile, dall'immateriale al materiale. Ed è la Luna, principio femminile per eccellenza, che svolge un ruolo essenziale in tutte le forme di incarnazione, sia quelle del piano fisico sia quelle del piano spirituale.
Durante l'inverno, quando le notti sono più lunghe e la vita della natura rallenta, le condizioni sono meno propizie alle manifestazioni esteriori e più favorevoli alla vita interiore: l'uomo è naturalmente portato a entrare in se stesso per preparare la nascita di quel bambino di luce che certe tradizioni hanno simboleggiato con una perla. La perla, che viene dal mare, è, come il mare stesso, in relazione con la luna. Sull'Albero sefirotico, l'ostrica perlifera è Iesod, la regione che nel corpo cosmico rappresenta gli organi genitali. È lì che la perla deve formarsi. Quella perla rappresenta la quintessenza più pura dell'amore. L'ostrica perlifera è il principio femminile che mette al mondo una perla: il bambino divino."
"«Sono sicuro di essere già venuto sulla terra – mi hanno detto alcuni – e so che ci tornerò. Non ho però alcun ricordo delle mie esistenze precedenti, e vorrei non dimenticare del tutto quella attuale. Esiste un metodo per ricordarsi di certe esperienze fatte e di certe persone incontrate?»... Sì, esistono dei metodi, e per coloro che lo desiderano posso indicarne almeno uno.
Prendete come punto di partenza una montagna, ad esempio, o qualcosa che resisterà all'usura del tempo. Può trattarsi anche di un monumento noto a livello mondiale, poiché anche se un giorno venisse distrutto, ne rimarrebbero delle riproduzioni in qualche libro. Guardate spesso quella montagna o quel monumento e dite a voi stessi: «Quando mi capiterà di vederlo di nuovo in una prossima vita, voglio che certi avvenimenti della mia vita attuale mi tornino alla memoria». Creerete così un legame tra voi e quella montagna o quell'edificio. Imprimerete un cliché che continuerà a lavorare in voi, e quando vi reincarnerete ritornerete con quello stesso cliché. Nel momento in cui avrete sotto gli occhi la montagna o il monumento davanti al quale vi eravate concentrati, quel cliché risveglierà la memoria degli avvenimenti della vostra vita che avevate via via registrato."
"Il valore di un insegnamento spirituale sta nel fatto che – quali che siano gli avvenimenti che si verificano nel mondo – i metodi che dà sono validi per l'eternità: come acquisire il dominio di sé, come ricevere la luce, come entrare in armonia con tutte le forze benefiche e vivificanti dell'universo... Tutto questo rimarrà per sempre. Che vi sia la guerra o la pace, che siate poveri o ricchi, che abbiate una famiglia e degli amici oppure siate soli e abbandonati da tutti, i vostri bisogni più profondi rimarranno gli stessi: avrete sempre un corpo fisico, un cuore, un intelletto, un'anima e uno spirito che dovrete nutrire per avvicinarvi sempre più al vostro Padre celeste che vi ha creati a Sua immagine. Allora, cercate di non trascurare nessuna delle verità e nessuno dei metodi che vi vengono dati. "
"Le entità luminose si trattengono unicamente accanto agli esseri che vibrano all'unisono con loro; ecco perché, per la maggior parte degli esseri umani, la pace, l'ispirazione e la gioia sono solo attimi estremamente fugaci. Per farli durare, dobbiamo imparare a offrire a quelle entità le condizioni di cui esse hanno bisogno e preparare tutto il nostro essere non solo per riceverle, ma anche per trattenerle.
Da dove provengono la pace, la luce e la gioia che emanano dal saggio? Anche se egli non chiude gli occhi davanti alle manifestazioni del male nel mondo e alle sofferenze che ne derivano, rimane sempre attento al passaggio delle entità luminose e le accoglie, offre loro una dimora in se stesso. Sarebbe cosciente di offendere il Cielo se lasciasse perdere le ricchezze e le benedizioni che Esso riversa ogni giorno. La grande debolezza degli umani non è quella di essere vulnerabili, sensibili al male, ma di continuare a rimuginare tutto ciò che è negativo. "